Il Danzatore

Da questo vuoto, da questa assenza di movimento, da cui nascerà una nuova coscienza del danzatore e della danza

Orazio Massaro inizia la sua carriera come danzatore contemporaneo con Louis Falco al Teatro Carcano di Milano, in Lo Spazio di Leonardo, una coproduzione italo-americana che celebra il genio di Leonardo da Vinci con Luciana Savignano, star della Scala di Milano.

Arrivato a Parigi all’età di 20 anni senza parlare la lingua francese e senza alcun contatto, incontra Carolyn Carlson che aveva conosciuto a Venezia durante uno stage al Théâtre de La Fenice, e incontra Pina Bausch, Philippe Decouflé, Josef Nadj, Angelin Preljocaj. Collabora inoltre con Jacques Garnier, direttore del gruppo di ricerca dell’Opéra di Parigi. Durante questo periodo, ha continuato le sue lezioni di danza con insegnanti come Peter Goss, Jean Cébron, Hans Züllig, che erano anche quelli di molti coreografi della Nouvelle danse française.

La storia personale di Orazio Massaro lo rende un ballerino con un bisogno viscerale di parlare. Così, parallelamente alle sue lezioni di danza, ha liberato la sua vocazione di attore nel 1985 con Ludwik Flaszen, co-fondatore, con Jerzy Grotowski, del Théâtre Laboratoire.

Il suo lavoro con Ludwik Flaszen lo emancipa dalla sua condizione di ballerino silenzioso e apre le porte a una più ampia consapevolezza del suo potenziale artistico.

Quando è entrato a far parte della Compagnie Bagouet nel 1987, ha approfondito questa nuova percezione di se stesso attraverso una ricerca personale di liberazione interiore del corpo, che implica una consapevolezza delle tensioni muscolari, aumentando la consapevolezza della struttura dello scheletro e degli organi, e scoprendo il vuoto interiore del corpo che libera le articolazioni e fluidifica la respirazione. Egli osserva che “i sensi raddoppiano in acuità quando il corpo è profondamente rilassato, l’essere acquisisce quindi un potere estremo e sfumature sia nel gesto che nella voce”.

La sua carriera di ballerino si è conclusa con Dominique Bagouet a Montpellier, al Centre chorégraphique national du Languedoc-Roussillon, nel 1991.

Coreografie

1987 : La terre est bleue comme une orange: interprete e coreografo
1990 : Ma chi spacchiu voi: coreografo, messa in scena, autore ed interprete
1990 : Volare: autore, messa in scena

La Non-danza

Precursore del movimento Non-dance con gli spettacoli Volare e Ma chi spacchiu voi? (Festival Montpellier Danse 1990), Orazio Massaro ha avviato una svolta decisiva nell’evoluzione della danza contemporanea e ha ispirato una generazione di giovani coreografi, tra cui Jérôme Bel.

MA CHI SPACCHIU VOI? Festival delle Danse di Montpellier 1990

Nello spettacolo Volare, mette in scena sei giovani ballerini, tre donne e tre uomini, che si presentano al pubblico con i loro veri nomi, e raccontano la loro vita da ballerini invece di ballare.

Lo spettacolo sviluppa così uno sguardo critico sull’insegnamento della danza attraverso le rispettive biografie, e crea un vuoto coreografico che mette in discussione la necessità del movimento danzato: “qui, il movimento visibile del corpo danzante è sostituito dal movimento invisibile del discorso del danzatore che va dalla sua bocca all’orecchio dello spettatore”.

Dice del suo spettacolo:

“Questa danza invisibile, prodotta dalle parole del ballerino immobile, racconta la sofferenza del suo corpo, e culmina nella cacofonia delle sei storie che via via si sovrappongono fino a produrre un grido collettivo che immerge il palcoscenico spoglio dell’Opéra Comédie de Montpellier in un vuoto catartico abissale”.

Dirà a Dominique Bagouet, indignato da questa coreografia senza danza: “è da questo vuoto, da questa assenza di movimento, da cui nascerà una nuova coscienza del danzatore e della danza”. Brigitte Lefèvre, anche lei indignata in un primo momento, rivedrà in seguito il suo giudizio per proporre a Jérôme Bel la creazione di uno spettacolo con una ballerina dell’Opera di Parigi. Nel suo spettacolo, Jérôme Bel riprende la proposta radicale di Orazio Massaro, e arrotonda gli angoli alternando i momenti in cui Véronique Doisneau racconta la sua vita di ballerina con momenti in cui balla.

Nello spettacolo Ma chi spacchiu voi?, di cui Orazio Massaro è autore, coreografo, regista e performer, la sua autobiografia funge da supporto per tracciare un legame diretto tra danza e teatro. Interpreta da solo i sei personaggi sul palco che rappresentano suo padre, sua madre, la sua maestra, il suo medico e se stesso, bambino e adulto. Impone così un lavoro puramente teatrale in un contesto coreografico, dove ritiene che la danza e la recitazione siano la continuità dello stesso desiderio di esistere. “Il passaggio dal corpo muto al corpo parlante è un dialogo tra passato e futuro, che rende il mio presente il luogo di un discorso liberato”, dirà.